Netanyahu ammette l'errore sui missili di Israele su Rafah: "Tragico incidente"
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Netanyahu ammette l’errore sui missili di Israele su Rafah: “Tragico incidente”

Benjamin Netanyahu

Dopo il raid sugli sfollati di Rafah con oltre 40 morti da parte di Israele, Benjamin Netanyahu è tornato a parlare parlando di “incidente”.

Il recente raid di Israele su una zona umanitaria a Rafah che ha causato oltre 40 morti ha trovato, in queste ore, il commento del Premier israeliano Benjamin Netanyahu. L’uomo ha parlato di “tragico incidente” ma non ha dato alcuna impressione di voler fermare le proprie azioni al fine di mettere fine all’esistenza di Hamas.

Missili di guerra israeliani

Netanyahu e i missili di Israele su Rafah

I recenti fatti avvenuti su Rafah sarebbero stati “un tragico incidente di cui rammaricarsi”. Sono state queste le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Knesset. L’uomo ha definito in questo modo quanto accaduto presso una zona umanitaria dove sono rimasti uccisi oltre 40 individui. Durante un incontro con le famiglie degli ostaggi, il primo ministro ha sottolineato come quanto successo sia stato, appunto, un incidente cosa che potrebbe essere stata confermata dalle prime indagini. Come riportato da SkyTg24, infatti, sarebbe emerso, secondo lo Stato ebraico, che il blitz diretto a colpire alcuni comandanti di Hamas avrebbe “innescato un incendio che può aver ucciso i civili palestinesi”.

“Non ci fermeremo”

Al netto delle parole sull”‘incidente”, Netanyahu, intervenendo alla Knesset, ha anche aggiunto: “Chi dice di non essere pronto a reggere la pressione alza la bandiera della sconfitta, io non alzerò nessuna bandiera del genere, continuerò a combattere finche’ non sarà issata la bandiera della vittoria”. E ancora: “Non intendo porre fine alla guerra prima che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti. Se cediamo, il massacro tornerà. Se ci arrendiamo, daremo un’enorme vittoria al terrorismo, all’Iran”.

Secondo quanto riferisce il Times of Israel, il premier ha promesso di continuare a combattere a Gaza nonostante la crescente condanna internazionale dell’offensiva israeliana a Rafah e ha respinto le accuse secondo cui il governo non stia negoziando in buona fede per il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia.

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ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2024 8:25

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